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Newsletter 6-2017

NEWSLETTER 6/2017

In questa newsletter, abbiamo inserito le principali informazioni su due importanti servizi promossi dal Consorzio, con la costituzione di un team qualificato di professionisti: il servizio di mediazione penale minorile e di promozione di azioni di giustizia riparativa e il servizio di mediazione scolastica e di progettazione di laboratori di giustizia riparativa.
Troverete, poi, anche il racconto delle Olimpiadi del Gioco co-per-attivo: un progetto che ha favorito sul territorio dell’Olgiatese l’incontro fra gli studenti delle scuole e gli atleti e gli allenatori delle associazioni sportive dilettantistiche, incontro all’insegna della cooperazione e del gioco di squadra. Compresa la sintesi della serata di presentazione pubblica del progetto (15 dicembre), resa speciale dalle testimonianze di resilienza di alcuni atleti disabili del territorio che hanno vinto la sfida più importante della vita: quella di spostare, sempre un poco più in là, l’asticella dei propri limiti, per superarla. Trasformando, come direbbe Bebe Vio, i loro punti di debolezza nei loro punti di forza.

1. MEDIAZIONE PENALE MINORILE E PROMOZIONE DI AZIONI DI GIUSTIZIA RIPARATIVA

Il servizio di mediazione penale minorile e promozione di azioni di giustizia riparativa proposto dal Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese è attivabile da tutti i Comuni che ne fanno parte.
A gestire il servizio è un team specializzato (con Master post-universitario), coordinato dalla dott. ssa Amina Pizzala.
“Il servizio di mediazione penale minorile – spiega Amina Pizzala – è concepito per supportare i Comuni, le famiglie e i minori, rispetto a situazioni in cui i minori compiono un reato, o anche d’infrazione e prevaricazione, nella trasformazione di una situazione potenzialmente ‘dannosa e preoccupante’ per la comunità in un circolo virtuoso”.

Un processo dove il principio di correzione e sanzione è sostituito dal principio dell’educazione alla legalità e dell’assunzione di una responsabilità sociale.
Il servizio di mediazione penale minorile e di azioni di giustizia riparativa offre, quindi, consulenza ai Comuni, implementando percorsi educativo-formativi e di mediazione, in collaborazione con l’apparato di giustizia minorile e utilizzando la rete di risorse generata sul territorio dal Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese.
Gli operatori possono essere attivati per la progettazione di piani individuali o di gruppo, rispetto a minori autori di reato, inseriti nel circuito penale (MAR) o anche di minori che fanno infrazioni o prevaricazioni.
“Interveniamo – spiega Amina Pizzala – in casi come furto, vandalismo, aggressione, violenza. Progettando piani individuali o di gruppo che sono finalizzati al coinvolgimento della famiglia (che aderisce alla proposta vedendola utile), scuola e territorio”.
“Prevediamo un intervento di rete che utilizzi il singolo episodio per consentire al minore di farsi carico delle conseguenze generate dopo il reato (infrazione o prevaricazione), di averne consapevolezza e di poter fare qualcosa che ricostruisca un ponte di fiducia nei confronti della comunità, a partire, naturalmente, dalla figura vittima. Le proposte del servizio sono tese alla gestione della recidiva e alla possibilità di gestione dell’emulazione tra pari”.
I diretti soggetti beneficiari del servizio sono quindi le ‘vittime’ dei reati, i minori agenti di reato e le loro famiglie, che si trovano a dover gestire una situazione “problematica” e “non prevista”, che può avere esiti anche penali.
“Indirettamente – conclude – beneficiano dell’intervento i servizi di Tutela Minori che possono contare sulla possibilità di costruire dei progetti ad hoc e un personale specializzato, che attivano le risorse del territorio utili al riconoscimento del cambiamento della situazione, da parte dei Comuni, delle scuole che si trovano a essere, a volte, territori di infrazione, affinché si possa lavorare per una maggiore percezione di sicurezza dei cittadini (un po’ più responsabili) e del territorio in cui si abita”.
Per saperne di più è sufficiente contattare la responsabile del servizio al numero 329.1038470, oppure inviare una mail a smgr.olgiatese@gmail.com.

2. MEDIAZIONE SCOLASTICA E LABORATORI DI GIUSTIZIA RIPARATIVA

Il Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese da anni, insieme ai servizi sociali dei Comuni, interviene nelle scuole, attraverso il Servizio di prossimità territoriale (SPT), promuovendo laboratori con alunni e insegnanti volti alla costruzione negli studenti del ruolo di cittadino, capacitandoli di una serie di competenze di cittadinanza attiva.
“Il servizio di mediazione scolastica – afferma Amina Pizzala, responsabile del servizio – vuole facilitare la risoluzione di conflitti e controversie in classe, tra pari e tra minori e professori”.
Il legame tra giustizia riparativa e competenze di cittadinanza risiede, dunque, nella possibilità di individuare alcune modalità efficaci di gestione delle situazioni problematiche, rilevate dagli insegnanti quotidianamente a scuola, come, per esempio, l’inefficacia di note, punizioni e sospensioni, per cui, spesso e volentieri, ‘non si sa più cosa fare’.
“Il Servizio di mediazione scolastica e giustizia riparativa – continua Pizzala – è predisposto per progettare interventi di mediazione scolastica e giustizia riparativa nelle scuole del territorio; implementare percorsi formativi e di coaching che consentano ai ruoli ‘adulti’ (docenti, genitori) di possedere degli strumenti utili per gestire le relazioni tra minori; accompagnare percorsi di peer mediation, formando alunni ad essere essi stessi a scuola e in contesti extrascolastici attori protagonisti del cambiamento e autori della coesione sociale sul territorio, a partire dalla propria scuola, dalla propria classe”.
“Possono beneficiare del servizio anzitutto gli insegnanti che si trovano ogni giorno a relazionarsi con i minori che confliggono tra loro o che, a volte, si rendono responsabili di comportamenti non accettabili dal regolamento di Istituto. Che si trovano, quindi, a operare con loro sia rispetto alla formazione didattica sia rispetto al percorso educativo del minore. Poi, il servizio è rivolto anche ai genitori che possono beneficiare di un intervento di mediazione e giustizia riparativa, promosso in collaborazione con la scuola, e agli alunni”.
Per saperne di più sulle modalità di accesso e funzionamento del servizio di mediazione scolastica si può, contattare la responsabile del servizio, scrivendo una mail a smgr.olgiatese@gmail.com,  o chiamando il numero 329.1038470.

 

 

3. OLIMPIADI DEL GIOCO CO-PER-ATTIVO: LO SPORT CHE VINCE E SUPERA I PROPRI LIMITI

Venerdì 15 dicembre, a Olgiate Comasco, presso il Centro Culturale Medioevo, si è tenuta la serata pubblica dedicata all’iniziativa “Olimpiadi del Gioco – per – attivo”, che rientra nel progetto “Not Just Game: Sport for Life”, iniziativa di cui  il Csi di Como è capofila, e al quale hanno aderito alcune associazione sportive dilettantistiche del territorio dell’Olgiatese (la Polisportiva Azzurra, l’Asd Guanzate, l’Asd Lurate Caccivio, l’Asd Solbiatese), insieme alla Fondazione Paolo Fagetti Onlus e al Centro socioeducativo “Casa di Paolo e Piera”, gestito dal Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese.
Durante la serata si sono alternate le riflessioni di operatori, educatori, psicologi, insegnanti. Sono, infine, intervenuti alcuni atleti disabili che hanno portato la loro testimonianza, foderata di tenacia e volontà di superare ogni limite: Gianpaolo Pedrini, Giuseppe Bellotti, Elena Elli e Paolo Zaffaroni.
Il Direttore del Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese, Andrea Catelli, ha commentato: «Lo sport è anche fine, una sfida con te stesso prima che con un avversario. Con l’impegno dei nostri operatori proviamo a rendere sempre più stretta l’alleanza tra associazioni sportive e famiglie, atleti normodotati e atleti disabili, enti pubblici e fondazione: lo sport è una leva potentissima per plasmare l’identità di ciascuno di noi».
Mentre domenica pomeriggio, nella palestra di Olgiate Comasco, come atto conclusivo della manifestazione sono andati in scena i giochi co-per-attivi, pensati in modo che, per vincere, la squadra abbia bisogno del contributo attivo di tutti i suoi membri: una strategia che paga. Nello sport, e non solo.

 

 

Squarci di speranza

Essere speciali significa proprio riuscire a far capire che il tuo punto debole diventa quello di cui vai più fiero.

(Bebe Vio)